A due passi da Bologna la cucina dove accadono cose straordinarie

Un ricordo in più per ogni giorno che passa. Come nostra personale data d’inizio, la scoperta a Castenaso di una cucina curiosa e contemporanea allo stesso tempo.

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Posto Ristoro è dove accadono le cose. No alla monotonia, no al centro di Bologna ormai saturo, no alla paura di osare. “Peschiamo nei nostri ricordi, nei libretti di appunti della mamme e delle nonne. Rileggiamo i nostri quaderni di viaggio, lasciandoci influenzare da culture e persone”.

Il pavimento blu elettrico, una cantina al centro della sala, bagni gender free, l’accoglienza rilassante da parte della titolare Nora Tadolini, la Chef Michela Mancini e uno staff di sole donne.

Un luogo inclusivo, nato a giugno 2021 nel locali un tempo occupati dall’Officina del gusto, per parlare di cibo e di vino e che deve il nome a una citazione da “Altri Libertini” di Pier Vittorio Tondelli: “Sono giorni ormai che piove e fa freddo e la burrasca ghiacciata costringe le notti ai tavoli del Posto Ristoro”.

I vini: circa 200 etichette, selezionate in Italia e all’estero, e “non abbiamo paura di dire naturale”. I piatti invece: quelli più spinti a base di pesce, oppure piatti che tendono maggiormente al comfort. “Crediamo nei principi di equità: per questo la ricerca di fornitor* e ingredienti si orienta verso filiere corte e sostenibili, e ingredienti compatibili con queste scelte”.

Tre i menu degustazione di Posto Ristoro tra La Selvaggina, Il Pesce, Il Veggie/Vegan.
Carni della corte e della selva, pesca dell’Adriatico, vegetali coltivati e raccolti da produttori di vicinanza.
A fianco delle degustazioni guidate, i piatti alla carta per chi desidera scegliere in libertà e fantasia. Massima attenzione alle intolleranze.
Un menu che si muove nelle stagioni e cambia frequentemente.

Tra i nostri assaggi Pop con spirito natalizio di sottofondo, gli Gnocchetti alle pere sfumate al whisky, mantecati al pecorino e wasabi, mandorle tostate e finocchietto; la Zucca CBT, liquirizia, scalogno alta digeribilità, mostarda di zucca cotta CBT per 30 ore, sciroppo di senape, crumble di semi di zucca e amaretto, besciamella alla senape; “Il Primo” Baccalà mantecato pasta al nero di seppia, cacciucco pasta al curry, assoluto di spaghetto alle vongole, rapa fritta e ostrica CBT; Porcino pastellato, spadellato, la sua panna e la polvere, mazzancolla alla tequila.

Poi una limited edition – i tortellini fatti a mano da Michela con mortadella di cinghiale, lombo di capriolo, comté e noce moscata, panna e fondo bruno di caccia – per chiudere con Te amo, te quiero, Negroni: babà bagna di gin, crema di bitter e riduzione di vermut.