All’Aeroporto di Bologna la tagliatella al ragù dello chef Max Poggi
II talento di uno degli chef più noti di Bologna, Massimiliano Poggi, incontra la migliore tradizione della cucina emiliana con il piatto simbolo della città felsinea, le tagliatelle al ragù.
La proposta è da oggi nel menù della Trattoria Vecchia Bologna, il ristorante della famiglia Chiari presente all’interno dell’Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna, accanto al gate 12.
E se sono sempre più numerosi gli scali aeroportuali dove è possibile assaggiare piatti cucinati da grandi chef e godersi le ore di attesa in ambienti piacevoli e curati, l’Aeroporto Marconi di Bologna è stato un precursore di questa nuova tendenza. All’interno dello scalo bolognese, i punti vendita e ristoro firmati Vecchia Malga esprimono livelli di qualità, immagine e prestigio del buon cibo emiliano in un ambiente accogliente, che ricorda le vecchie botteghe della città.
“Non chiamateli spaghetti alla bolognese. Un souvenir di Bologna” è una tagliatella condita con ragù contadino, firmato da Poggi in omaggio a una ricetta di famiglia, ma realizzato con la sua alta capacità tecnica. Un piatto ghiotto, cucinato con la passione e il rispetto che richiede la tradizione, ma anche pensato con l’ironia che contraddistingue lo chef. Come è nel suo stile, Poggi ama divertire i propri commensali con evocazioni e provocazioni, e per questo emblematico piatto tradizionale ha scelto un nome che sfida la fama degli spaghetti alla bolognese
La novità è stata presentata nelle scorse ore con un evento-spettacolo, cui ha partecipato lo stesso chef Poggi, accompagnato dall’attore ed esperto di cucina bolognese Vito, intervistati da Samuele Montalbano, responsabile retail di Vecchia Malga.La collaborazione tra lo chef, la Famiglia Chiari e l’Aeroporto è molto importante: il ristorante si trova infatti nell’area commerciale della Sala Imbarchi Schengen dell’Aeroporto di Bologna, e rappresenta uno spazio dedicato alla ristorazione molto conosciuto dai passeggeri, in uno degli scali più importanti d’Italia, che nei primi otto mesi del 2019 ha segnato un +9,7% con 6,3 milioni di passeggeri.
L’obiettivo è offrire non solo al pubblico italiano ma soprattutto a quello straniero, sempre più alla ricerca del vero made in Italy, un’esperienza di gusto di alto livello, ben rappresentativa della storia culinaria della città.