Angoli nascosti, piante, percorsi sotterranei e immensi cieli: i Giardini di Trauttmansdorff

Angoli nascosti, piante, percorsi sotterranei e immensi cieli: i Giardini di Trauttmansdorff

Ben oltre ogni aspettativa. Vale la pena di vivere, nello stesso giorno e nello stesso luogo, due eccezionali esperienze a Merano: i Giardini di Castel Trauttmansdorff e il Museo Provinciale del Turismo.

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Giardini sì, e non qualunque per gli sguardi di chiunque, a qualunque età, vada ad approfondirli.

Una superficie di 12 ettari, con la vista che si apre su 80 spettacolari ambienti botanici, sulle montagne circostanti e sulla città. Percorrendo i sentieri che si snodano lungo il percorso, si va alla scoperta di quattro aree tematiche – Boschi del Mondo, Giardini del Sole, Giardini Acquatici e Terrazzati, Paesaggi dell’Alto Adige – che ospitano piante provenienti da tutto il mondo, attraversando terrazzamenti soleggiati e ruscelli gorgoglianti. Una posizione panoramica unica, a forma di anfiteatro naturale, su un dislivello di oltre 100 metri.

E allora quasi verrebbe voglia di sdraiarsi e di godersi questo immenso cielo, in ogni angolo, avvertendone la carezza.

Lasciarsi stregare dal Binocolo di Matteo Thun, la suggestiva piattaforma panoramica, o dal Giardino degli Innamorati nel bosco di roverelle, interamente dedicato all’amore. Avvincente Il Regno Sotterraneo delle piante, percorso multimediale di 200 metri scavato nella roccia per scoprire il misterioso regno vegetale sotterraneo.


Ma non perdiamo l’occasione di scoprire un curioso museo vivente a Castel Trauttmansdorff, antica dimora scelta dall’imperatrice Elisabetta d’Austria per i suoi soggiorni a Merano. Il Museo Provinciale del Turismo, noto come Touriseum, è infatti il primo museo dell’arco alpino interamente dedicato alla storia del fenomeno turistico.

Lungo le 20 sale si ripercorrono, con un pizzico di umorismo e dal punto di vista sia dei vacanzieri che dei residenti, i 250 anni della storia del turismo alpino.
In una sorta di distacco dal tempo, c’è il flipper turistico più grande del mondo, scolpito nel legno di cirmolo da un artista gardenese: azionando delle leve, è possibile scegliere il percorso della biglia attraverso un paesaggio di luoghi comuni sull’Alto Adige ricco di elementi mobili e dettagli spiritosi.

Passo dopo passo, si arriva allo studiolo, dove i bambini – ma anche gli adulti – hanno la possibilità di indossare tanti costumi e accessori, per scattare una foto ricordo.

Quando visitare i Giardini? Sempre. La tavolozza di colori, infatti, cambia continuamente al ritmo delle fioriture che si susseguono durante l’anno: il tripudio floreale della primavera, i profumi esotici dell’estate, le calde tinte dell’autunno. E il sogno, in qualunque mese lo si viva, è una gioia destinata a durare.

Sul sito ufficiale dei Giardini, è possibile pianificare la propria visita, conoscere i prezzi dei biglietti e scoprire le visite guidate di questo luogo immenso.

I Giardini di Trauttmansdorff

St-Valentin-Str. 51A, Merano

Tel. +39 0473.255600

Author

Valeria Scotti

Valeria Scotti

Giornalista, da 20 anni mi occupo di contenuti digitali. Ho collaborato con i principali network di informazione in Italia. Allieva di Fondazione Bottega Finzioni e della Chora Academy. Amo tutto ciò che riguarda l'illusionismo e la prestigiazione.

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