Eugenio e le “toppe” personalizzate con Tpatch

Eugenio e le “toppe” personalizzate con Tpatch

“L’idea era quella di creare un’alternativa nel campo dell’abbigliamento, dando la possibilità a chiunque di personalizzare al 100% il prodotto con le proprie passioni, disegni o idee”.

BoLOVEgna racconta la storia di Eugenio Martinelli, 21 anni, autore del marchio Tpatch.

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Tutto è iniziato in terza superiore. “Mia nonna fa la sarta, e quindi ho colto l’occasione al volo per farmi insegnare. Così ho preso un pantalone che avevo in casa e l’ho usato come “cavia”. Per curiosità, poi, mi ha portato a provare a ritagliare sulla stoffa e applicare sul pantalone o giacca semplici disegni, che piano piano sono diventati sempre più complessi”.

Finita la scuola, Eugenio ha iniziato a lavorare in un’azienda che gli ha permesso di mettere da parte una piccola somma e provare l’investimento. “Nel frattempo continuavo a vendere i miei prodotti online su Instagram e Facebook. Quando ho capito che un minimo di giro si era creato, mi sono buttato al 100% in questa avventura”.

La personalizzazione avviene cucendo, “in modo tale che la qualità del prodotto sia alta e non ci siano problemi di lavaggio o scolorimento dell’eventuale toppa. Ovviamente è possibile fare anche cose senza patch”. Nel caso del jeans, ad esempio, viene riadattata la vestibilità a seconda della richiesta.

Eugenio vi aspetta dunque nel suo laboratorio in Via Castiglione 73/d a Bologna, anche perché “mi piace provare a proporre modelli/disegni, e mi piace ancora di più quando i clienti vengono qui con un’idea e un disegno”.

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Valeria Scotti, giornalista, copy, blogger. Davide Cavarretta, full stack developer, DevOps engineer. Ci occupiamo di contenuti digitali. Nel tempo libero, scriviamo liste della spesa.

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