Yana e l’arte: “Bologna, il palcoscenico di una vita diversa”
“A poco più di un’ora di distanza con l’aereo Bologna sembra cosi vicina, così facilmente raggiungibile. Con questi pensieri e con una valigia piena sono partita quasi quattro anni fa per esplorare la città”.
BoLOVEgna racconta la storia di Yana Drumeva, nata a Ruse in Bulgaria, decoratrice per professione e innamorata dell’arte tessile, in particolare del feltro.
“Ero già stata in Italia, il mio cuore conosceva l’emozione dell’avventura e della sfida linguistica. Il Paese mi ha sempre affascinato per la sua storia, l’arte, l’atteggiamento della gente, la lingua melodica. Volevo a ogni costo vivere tutto questo e ho trovato la possibilità”.
La laurea in pittura murale presso l’Accademia di Belle Arti di Sofia nel 2011, poi il corso magistrale di Decorazione per l’architettura all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Quella Bologna con i giovani che riempiono le strade, i vecchi monumenti, l’architettura antica, la piazza principale con la fontana. “Palcoscenico di una vita diversa. Adoro vagare tra la gente, mangiare un gelato guardando i bimbi che corrono per strada in piena libertà oppure nascondermi in un vialetto dietro via Rizzoli per scoprire il mercatino con la frutta fresca e il pane appena sfornato. Poi all’improvviso mi fermo sulle scale di un portone per ascoltare i musicisti di strada”.
I posti del cuore, come “Camera al sud” in Via Valdonica 5. “Lì ogni tavolo è diverso così come le sedie, materiale di recupero allestito in modo meraviglioso”.
Le origini certo non si dimenticano. “Una volta che oltrepassi il confine del proprio paese con un biglietto di sola andata hai già superato un altro confine personale. Devi decidere come vivrai, magari come un albero senza radici. Ma ho chiuso con la tristezza e ho aperto la porta all’entusiasmo”.
Riavvolgiamo allora il nastro e torniamo a Yana e all’arte, la passione per il riciclo, le creazioni tridimensionali, le installazioni luminose, i materiali naturali e le tecniche eco sostenibili. Il suo ultimo lavoro è “The Face(s) of Bologna”, una mappa in feltro. Appuntamento in Via Azzo Gardino 44/48 il 21 e 22 giugno dalle ore 18 alle ore 23.
Ogni pezzo riguarda il volto di un personaggio storico presente nelle strade di Bologna. “Aggiungo un intervento speciale del pubblico. Ognuno ha la possibilità di tracciare una via, angolo o un punto preciso all’interno completando la mappa”. In che modo? Scegliendo un colore: “Rosso, amore e gioia; verde, nuovo, entusiasmo e sorpresa, o blu, la memoria, i ricordi e il passato”.