Posti incredibili vicino Bologna: siamo stati a Palazzo di Varignana

Il posto migliore per contare le ore, una ad una.
Appena 24 quelle trascorse da noi a Palazzo di Varignana. Minuto più minuto meno, comunque nell’immenso.

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Qui la natura, il benessere, il gusto e le emozioni si incontrano per dare un senso nuovo alla parola accoglienza.

Palazzo di Varignana è tutto da scoprire: 150 camere, 6 luxury villas dove poter godere della privacy assoluta, 3 ristoranti, una spa di 3.700 metri quadrati, 7 piscine esterne, campi sportivi con driving range, un centro congressuale e spazi per eventi.

Siamo di fronte, o meglio dentro, un progetto che parla di recupero e di rigenerazione tra edifici storici, terreni, casali rurali, colture come quella dell’ulivo e della vite che disegnano i profili dei colli circostanti il Resort.

Qualunque stagione sia, arrivare a Palazzo di Varignana significa vivere a pieno la storia di questo territorio, realizzare finalmente un sogno e farsi coccolare dai tanti comfort e servizi proposti come programmi di Remise en Forme.

Varsana Spa è un’oasi di benessere che trova nella natura la sua più alta forma di ispirazione. E per chi è alla ricerca di esperienze, Palazzo di Varignana non smette mai di stupire: il giardino ornamentale, il labirinto, una moderna palestra con attrezzature Technogym di ultima generazione, campi da tennis, squash, basket e paddle, attività a misura di famiglia passando per le degustazioni in cantina e i festival di musica nell’Anfiteatro sul Lago. Insieme alle offerte speciali e ai pacchetti promozionali da tenere d’occhio per regalarsi una parentesi romantica alla Spa, intraprendere un percorso sensoriale dedicato all’olio extravergine di oliva di Palazzo di Varignana, partecipare al programma Deep Sleep studiato dalla Dott.ssa Annamaria Acquaviva con un approccio olistico e con lo scopo di sensibilizzare ai disturbi del sonno, e molto altro.

La magia silenziosa dei colli bolognesi l’abbiamo sperimentata sin dal nostro arrivo e ci ha decisamente colpito al mattino quando, svegliandoci, ci siamo trovati di fronte a un quadro vivente. Quello che ci offriva la vista della nostra Camera Deluxe Prestige. Riservatezza, colori caldi e brillanti, arredi design, grandi vetrate.
Verde ovunque, da ammirare anche sulle Terrazze Panoramiche.

Capitolo cucina di alta qualità tra colazioni, aperitivi, pranzi e cene.
Forte il legame con la terra e le sue materie prime, i profumi e i colori.
Una cucina che si esprime secondo linguaggi diversi nei tre ristoranti del Resort, tre modi diversi di gustare materie prime d’eccellenza e a km zero: la cucina oliocentrica di Aurevo Pool Restaurant con vista piscina, la tradizione emiliano-romagnola della Trattoria Le Marzoline, il gusto e l’eleganza del ristorante Fine Dining Il Grifone.

È di cibo vero che stiamo parlando.
Dell’unione tra l’Executive Chef Davide Rialti e Palazzo di Varignana possibile attraverso l’amore per la valorizzazione del territorio e i prodotti a km 0 già citati dell’azienda agricola nata nel 2015 e che conta oggi oltre 300 ettari di terreni. Grazie al ripristino delle antiche varietà di olivi autoctoni, estesi per 150 ettari, si realizza la produzione di un Olio Extravergine tra i più premiati e riconosciuti al mondo. Agli oliveti si aggiungono anche 50 ettari di vigneti, tremila metri di orto, un frutteto e una rara produzione di zafferano.

Basti pensare alla linea di prodotti a marchio Palazzo di Varignana – acquistabili anche online – con ben 5 tipologie di Olio Extravergine di eccellenza, di cui tre Monocultivar e due Blend; il Sangiovese Superiore Romagna DOC; confetture e frutta da bere; pregiati pistilli di zafferano; sali aromatizzati con le erbe officinali e le bacche di Goji.

La nostra esperienza al Ristorante Il Grifone, che ha riaperto le sue sale il 10 giugno scorso, ci ha permesso di scoprire il fascino e la bellezza senza tempo di Palazzo Bentivoglio. L’edificio, nato nel 1705 su progetto dell’architetto Francesco Angiolini e caratterizzato da stucchi, soffitti affrescati, stoffe e broccati, è stato recentemente protagonista di un restyling dell’apparato decorativo dopo accurati studi sull’architettura del diciottesimo secolo.

Nella realtà culinaria più sofisticata del Resort, le proposte fine dining sono originali, frutto di una accurata e sapiente interpretazione della tradizione della cucina creativa e del territorio. Per i palati più esigenti, la scelta degli abbinamenti è scrupolosa: massimo il rispetto dei sapori e delle loro caratteristiche nutrizionali. La pregiata cantina offre vini del territorio e proposte di case di prestigio nazionale e internazionale.

Tra le nostre scelte, i Gamberi Rossi di Sicilia, anguria, ostriche, yogurth e nocciola, e L’Orto in Fiore: fiori di zucca, ricotta di capra, verdure al carbon dolce. Indimenticabile il Riso del Podere Rio Rosso con erbe di campo aromatiche, mandorle, carota viola, il tutto rinfrescato dal gel di limone bruciato per conferire acidità al piatto. Come dessert, il Babà al liquore di zafferano e pesca in diverse consistenze – un impasto imbevuto nel liquore allo zafferano dell’orto del resort e unito alla pesca, presente in varie consistenze – e I Tre Cioccolati, arachidi e tartufo nero.

Disponibile anche un menù degustazione di 4 portate a scelta dello Chef di carne o pesce o di 7 portate, nella medesima modalità.

Le doti e la grazia ci sono, lo slancio è prorompente, i sapori nitidi, e il palato rapito lungo tutta la cena ringrazia.
Una rivelazione da custodire per poi ripetere. Perché qui, per qualche ora, è possibile sentirsi a distanza dal mondo comune.

In sala, ad accompagnare la narrazione dal benvenuto al dessert, la maître Anna Leizeriuc, Lorenzo Bozzi, e quella sera come aiuto Giada Ciliberti. In cucina lo Chef Francesco Manograsso, la pasticciera Caterina Malaguti; ai primi Tiziano Cianci, agli antipasti Sara Francesconi.

Torneremmo a Palazzo di Varignana? Lecito chiedere.
Nessun dubbio, nessuna domanda.
Semmai una certezza eliminando una sola lettera: torneremo.