Chagall. Sogno e Magia: qui dove tutto è possibile
L’universo di Marc Chagall in città. Il debutto tra temperature ancora piacevoli, per vivere poi l’inverno in tutte le sue forme e terminare a pochi passi dalla primavera.
C’è tempo infatti fino al 1 marzo 2020 per cogliere questa opportunità e visitare “Chagall. Sogno e Magia” a Palazzo Albergati, mostra organizzata e prodotta dal Gruppo Arthemisia con il patrocinio del Comune di Bologna.Ben 160 tra dipinti, disegni, acquerelli e incisioni, opere rare e straordinarie, provenienti da collezioni private e quindi di difficile accesso per il grande pubblico.
Una vita quasi centenaria quella di Chagall.
Nato nel 1887 nel quartiere ebraico di Vitebsk, in Russia, raggiunse la perfezione plastica a Parigi, dove venne riconosciuto dai più grandi poeti e artisti surrealisti come uno di loro. Nel 1914, il ritorno in Russia per rivedere Bella, il suo grande amore, la sua musa. Subito dopo, l’impossibilità a rientrare a Parigi a causa dello scoppio della prima guerra mondiale e poi della rivoluzione bolscevica. Da qui, la fondazione di un’Accademia d’Arte e il lavoro per il Teatro ebraico di Mosca.
Una vita in continuo movimento: nuovamente Parigi, poi la fuga negli Stati Uniti per evitare di essere deportato dai nazisti, la morte di Bella, nuovi amori, la sperimentazione con la scultura, la ceramica e il vetro, fino alla morte a Saint-Paul-de-Vence dopo una vita lunga e ricca di soddisfazioni.
Curata da Dolores Duràn Ucar, la mostra si divide in cinque sezioni: la tradizione russa; il rapporto con i letterati e i poeti; il senso del sacro e la profonda religiosità che si riflettono nelle creazioni ispirate alla Bibbia; l’interesse per la natura e gli animali e le riflessioni sul comportamento umano; il mondo del circo; l’amore, che domina le sue opere e dà senso all’arte e alla vita.
La Bibbia, ad esempio.
Considerata da Chagall la più importante fonte di poesia e di arte, “una sorta di eco della natura. Rappresenta l’enigma che ho sempre cercato di trasmettere”.
Nel 1930, l’editore e mercante d’arte francese Ambroise Vollard gli commissionò una serie di tavole dedicate al tema biblico. Chagall vi si dedicò con entusiasmo a tal punto da intraprendere un viaggio sui luoghi delle vicende narrate dai Testi Sacri, tra Egitto, Siria e Palestina. Per lui, un momento di riflessione profonda sulla sua identità, oltre che di comunione con la natura.
E ancora, l’intensa esperienza emotiva dell’amare ed essere amati.
Nelle tele di Chagall vi sono innamorati che si baciano all’ombra di un mazzo di fiori in una calda giornata di sole, amanti che si accarezzano al chiaro di luna, fino all’unione spiriturale di due anime grazie al matrimonio nel suo Les mariés et l’ange (Gli sposi e l’angelo).
I suoi personaggi volano perché, in fondo, il volo è una metafora dell’amore. Non mancano fiori variopinti nelle opere. “L’arte è lo sforzo incessante di competere con la bellezza dei fiori… senza mai riuscire a vincere”, diceva appunto Chagall.
E poi, una tenda nera e il colpo di scena.
La Dream Room, per lasciarsi trasportare dal mondo onirico di Chagall.
Una video installazione – ideazione e regia a cura di Vincenzo Capalbo e Marilena Bertozzi, realizzazione di Art Media Studio di Firenze – in cui le opere si liberano nello spazio della stanza dando vita a una realtà superiore.
Da vivere.
Palazzo Albergati
Via Saragozza, 28 – Bologna
Tel +39 051 030141