A Bologna le magliette in edizione limitata che raccontano il presente e storie future
Storie ragguardevoli e tangibili per indossare profondi significati. In una sola parola, KOSMOS, brand di abbigliamento indipendente che distribuisce artwear, capi limitati volti alla promozione culturale e artistica.
Il progetto lo avrete sicuramente scoperto da tempo grazie alla loro pagina Instagram o su Facebook.
Come KOSMOS x Succede solo a Bologna – anno II, capo che racconta e celebra i momenti spensierati, riprendendo la silhouette e il lifestyle bolognese, lento ma allo stesso tempo sul pezzo. Acquistando questa release – qui lo SHOP – si supporta il restauro della struttura della Garisenda: il 10% dei proventi viene infatti devoluto alla causa.
Oppure KOSMOS x poivorrei Bologna, t-shirt in cotone biologico con illustrazione realizzata in collaborazione con il progetto di street art poivorrei Bologna. Ogni capo viene spedito in confezioni riciclate, sacchetti di lino per utilizzare meno imballaggi e avere un impatto minore sull’ambiente, insieme a un set di sticker.
“KOSMOS nasce da una pura e sana necessità, ovvero quella di avere un impatto tangibile sul futuro e sulle persone”, ci ha raccontato Daniele Di Somma. “Mette insieme la moda, l’arte e la cultura con l’obbiettivo di sostenere il territorio culturale, i progetti emergenti, i festival, le mostre. La sua genesi è divertente perché all’inizio l’idea era di un brand di bicchieri riutilizzabili con una grafica diversa in base alla serata o alla collaborazione”.
Un bicchiere che, specifica Daniele, “sarebbe stato prodotto in un materiale non inquinante e con alcune caratteristiche da rendere il progetto estremamente interessante. La vocazione è però arrivata con la moda per una questione di affinità. Sognavo da una vita di avere un mio brand di abbigliamento, mi ha da sempre stimolato l’idea che qualcuno potesse indossare qualcosa che avevo ideato e prodotto. Tempo qualche mese e il progetto avevo capo e coda”.
Massima attenzione e cura sotto ogni punto di vista. “Il logo (che internamente chiamiamo “glifo”) è una figura creata apposta per non essere immediatamente riconoscibile. Questo perchè volevamo che ognuno, così come con l’arte, desse la propria prospettiva. A qualcuno sembra un occhio, a qualcun altro un fiore, a qualcun altro ancora un geroglifico. La reale spiegazione non esiste e a noi piace pensare che sia un occhio che scruta, a veicolare il messaggio di “guardare il mondo” e ovviamente migliorarlo. Il nome invece deriva dall’idea di cosmo, di mondo, di intero, un qualcosa che riguarda potenzialmente tutti e che su tutto ha un’influenza, ci stiamo lavorando”.
Tra gli obiettivi di KOSMOS, sicuramente avere un impatto positivo sul futuro, sul mondo e sulle persone e per farlo il brand punta su arte e cultura. Con una caratteristica: i capi sono in edizione limitata e cambiano periodicamente. “Questa triade può essere così spiegata: l’arte è una prospettiva, è innovazione, è estro; la cultura sono le radici, le abitudini, l’inamovibile; la moda è ciò che da questo prende e trasforma. Di conseguenza KOSMOS funziona da catalizzatore, mescolando queste aree in un capo in edizione limitata in 100% cotone biologico che ha l’obiettivo di dare visibilità ad un progetto, sovvenzionare una mostra, supportare un artista emergente. La caratteristica dell’edizione limitata incontra un bisogno sociale e di business. Il primo è il bisogno di non over produrre, stabilendo quindi una quantità e attenendosi a quella per questioni di sostenibilità. Il secondo è di dare valore alla collaborazione o al drop come mondi a sé stanti. Ci piace l’idea che qualcosa sia temporaneo, come un’installazione o una mostra, ma che dopo la fine di queste attività tu possa portare con te un ricordo, limitato e collezionabile che a sua volta dà risalto nel tempo a quelle cose oramai terminate. Come quando vedi qualcuno avere una maglietta di un vecchio concerto degli anni 80’, provi un senso di rispetto parallelamente ad una leggera gelosia perchè ‘ci saresti voluto essere anche tu’”.
Tra i punti del manifesto di KOSMOS si legge “We keep our eyes always open”.
Cosa vedono dunque gli occhi di Daniele e i Kosmos proiettati al futuro? “Siamo sul pezzo nel monitorare i trend, scrutiamo attentamente i bisogni e le necessità e stiamo molto attenti ai repentini cambiamenti sociali nelle sfere che tocchiamo. Siamo un team composto di pochissime persone, ma vorremmo essere il triplo per espandere la nostra visione ed essere sempre più presenti, attivi ed avere una capacità di azione immediata, del resto l’ambizione è questa ma è un processo lento e che necessità di pazienza. In termini di cosa vediamo con i nostri occhi, magari fare un forecast da qui a 5 anni è sfidante ma speriamo che alcuni contesti nazionali e internazionali si sanino al più presto; vorremo inoltre avere un network per avere maggiore impatto su queste tematiche. Cambiando invece sfera, crediamo che la moda e l’arte andranno nella stessa direzione; una direzione stimolante. Le boutique diventeranno progressivamente i nuovi spazi espositivi e una fusione di contesti e funzioni sarà necessaria al fine di garantire nuovi spazi di ritrovo, nuove pratiche e quindi nuove proiezioni del sè”.
Ma non finisce qui. Daniele punta anche a serate di musica sponsorizzate e sovvenzionate da KOSMOS, collaborazioni, prospettive e idee nuove. Come fondare un centro di sperimentazione delle arti, lavorare sempre di più con realtà internazionali dopo una prima collaborazione già avvenuta con una galleria d’arte di Dublino. Insieme al desiderio di aumentare la ricerca e sviluppo del prodotto, da nuove tipologie di stampa ai materiali e, perché no, ampliare la rete di partner per portare nuove prospettive e idee alla ribalta.